Il triste spettacolo della politica ai tempi del populismo
Alessandro Giuli ha torto: questo è esattamente il tempo delle «passioni tristi» da lui evocate nel discorso alla Camera. Sembra che a nessuno gliene freghi molto del merito delle questioni. Si rischia il populismo a dirlo, ma lo spettacolo della politica di questi giorni è triste come una poesia di Leopardi.
C'è la maggioranza di destra che considera il Parlamento non molto diversamente dall'aula sorda e grigia, e un partito di opposizione che a differenza di altri due partiti di opposizione diserta il voto per non mescolarsi a quelli dell'aula sorda e grigia o per bloccarne le manovre (già questo è più sensato), ma che al tempo stesso non si fida dell'“alleato”: ma allora che alleato è?
La premier, sembra dietro ispirazione del duro della brigata, Fazzolari…