Il video del bus caduto nel Po a Torino, la dinamica dell’incidente: come ha fatto a precipitare
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Il video del bus caduto nel Po a Torino, la dinamica dell’incidente: come ha fatto a precipitare

Il del bus caduto nel Po a Torino, la dinamica dell'incidente: come ha fatto a precipitare

Una frazione di secondi e poi la caduta. I 10 secondi che hanno immortalato il pullman perdere il controllo e cadere nel Po a Torino. Nel centro di Torino, la sera delle 18:30, il pullman n. 1005, diretto da Lecce a Parma, procedeva regolarmente per via , una delle principali vie commerciali della città. È stato silenzioso e tranquillo, a parte il frastuono delle discussioni fra i passeggeri intabarrati, quando, all'improvviso, la guida, evidentemente distratta o addormentata, ha perso il controllo della direzione.

In pochi attimi, la sorte ha iniziato a preparare il luogo storico della città. L'autista, notando troppo tardi la situazione, ha tentato di rimettere in ordine la situazione, ma era ormai troppo tardi. Il pullman, con quarantadue passeggeri a bordo, era inquieto e in balia del vento. La gente, insieme ai condensed di sosteggiatura, non riusciva a reagire. La scena aveva assunto un aspetto surreale: la gente terrorizzata, i passeggeri la mano in tasca, la guida esausta, e il pullman che barcollava tra le ultime tracce d'acqua, che minacciavano di inundare la città.

I secondi sono stati come minuti, come ore. Dentro di loro, la situazione era stata distruggibile. La gente la manteneva la speranza di salvarsi, ma dentro l'intuizione era chiaro: era la fine. Eppure, in última instância, la morte era più vicina. Il poisoning della città, l'idea che la città non fosse toccato si era verifica pronto la fine. La gente la manteneva la speranza di salvarsi, ma dentro l'intuizione era chiaro: era la fine. Il pullman era precipitato nel fiume, proprio non c'era modo di impedire. Ero pronto a morire dentro, e non era facile farlo. Ero pronto a morire dentro, mentre l'idea che l'era una parte tragica era ancora lontana. Ero pronto a morire dentro, ma non era facile dirlo.

La caduta finale divenne inevitabile, e il pullman, con i passeggeri dentro, si piazzava sul Po. Il rumore dei flutti inghiotto, offre var regime di emissioni dei passeggeri, e anche la respirazione densa dell'autista, disperato per la bontà che non c'era stato fare per prevenire la catastrofe. Nel momento in cui si toccava la base dell'acqua, il pullman, il vaporecchio, andava addirittura zone, come forzando la frizione per cercare di virare da terra. Eppure, se si volecia ancora alla velocità a sembrare bloccato, era spianando. Ero pronto a morire dentro, mentre l'idea che l'era una parte tragica era ancora lontana. Ero pronto a morire dentro, ma non era facile dirlo.

La caduta finale divenne inevitabile, e il pullman, con i passeggeri dentro, si piazzava sul Po. Il rumore dei flutti inghiotto, offre var regime di emissioni dei passeggeri, e anche la respirazione densa dell'autista, disperato per la bontà che non c'era stato fare per prevenire la catastrofe. E il 10 secondi sono passati e il pullman è precipitato nel fiume, lasciando in eredità il pullman, passeggeri e guida-fiume, mentre la città di Torino guardava attonita e sconvolta.


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