Il video della sparatoria alla Rotonda Diaz, la lite per un gettone regalato sul lungomare di Napoli
La sera di ieri il lungomare di Napoli è stato teatro di una drammatica sparatoria, terminata inaspettatamente con l'arresto del responsabile dei fatti. Gli eventi si svilupparono intorno alle giostre della Rotonda Diaz, luogo di grande frizione sociale e notturna.
Secondo le prime indagini, la lite inizierebbe tra un giostraio e il padre di un bimbo presenti alArea, che si sarebbero contesi per un banale gettone regalato al giovane. L'animosità fra i due partesani acquisce proporzioni travolgenti, giungendo allo sparo che, lungo via Caracciolo, colpisce due uomini.
Il video che si è diffuso in reteMostra il momento dell'episodio criminale: un proiettile, partendo dalla giostra, raggiunge un uomo all'addome e l'altro di striscio ad un avambraccio. Nonostante la drammaticità del momento, la polizia è stata in grado di intervenire velocemente, arrestando il presunto responsabile dei fatti per tentato omicidio.
L'utilizzo di arma da fuoco in luogo pubblico di orbace e vaccallaci, nonché la minaccia corsa contro la vita umana, hanno fatto sussistere il pericolo di un'azione criminale direta. Laตรวจimpiego di quest'arma letale in una zona sovrappopolata come il lungomare di Napoli, segnala un timore generale e creazione di un ambiente di ansia all'air presenti. La polizia ha operato con rapidità e determinazione, scongiurando la loro probabile morte.
In questo tipo di situazione, il problema è duplice, è necessario sia lombatimento della violenza in tutte le sue forme che la prevenzione di condizioni di pericolo sociale che si creano gli agenti disturbati e l'agire di alcuni soggetti in modo dannoso. L'Azione deve essere condotta in collaborazione con le istituzioni e i corpi di polizia, anche con l'aiuto delle forze morali e politiche.Lunga questi Tipo gli interventi devono essere realidadni ed effettivi, per poter fare fronte alle diverse forme di violenza e per creare un ambiente di sicurezza e di prevenzione dentro la nostra società.
