IMANE KHELIF FUORI DAL MONDIALE FEMMINILE DI BOXE DOPO I TEST: “ALTO LIVELLO DI TESTOSTERONE”
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IMANE KHELIF FUORI DAL MONDIALE FEMMINILE DI BOXE DOPO I TEST: “ALTO LIVELLO DI TESTOSTERONE”

FUORI DAL MONDIALE FEMMINILE DI BOXE DOPO I TEST: “ALTO LIVELLO DI TESTOSTERONE”

Il mondo del boxe femminile è stato scosso dalla notizia dell'esclusione dell'algerina dalla Coppa del Mondo di box femminile, programmata dal 16 marzo a Niš in Serbia. La decisione è stata presa dall'International Boxing Association (IBA) sulla base di un test di idoneità di genere condotto nel 2023, che avrebbe rilevato la presenza di omei (XY) e livelli elevati di testosterone.

Tuttavia, il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha ritenuto quel test difettoso e illegittimo, e ha rimosso l'IBA dal ruolo di organo di governo della boxe olimpica. Questa decisione ha permesso a Imane Khelif di gareggiare alle Olimpiadi di Parigi 2024 nella categoria femminile, dove ha vinto l'oro.

Il trionfo di Khelif però è stato acceso da polemiche tra le avversarie, che hanno contestato il presunto vantaggio fisico derivante dai suoi livelli ormonali. L'italiana Angela Carini, sconfitta in appena 46 secondi, ha denunciato la situazione, sostenendo che fosse un attacco allo sport femminile.

In seguito alle gare, Carini è stata tra le prime a sollevare il simbolo X in segno di protesta per difendere la categoria femminile. La questione è diventata oggetto di discussione nel mondo del sport, con alcuni affermando che la presenza di livelli elevati di testosterone possa dare un vantaggio atletico indotto, mentre altri sostengono che l'importante sia la competenza e l'abilità atletica, nonché la consapevolezza e l'acconsenza di sé stessi come atleta donna.

La situazione è anche stata oggetto di analisi e dibattiti tra i commentatori e gli esperti, che hanno messo in discussione la validità e l'etica di quel test di idoneità di genere. Alcuni hanno sostenuto che la discriminazione tra i sessi non sia un problema, in quanto gli atleti hanno differenti fisicità e capacità, mentre altri hanno affermato che l'importante sia la giustizia e l'equità nel gioco.

In ogni caso, la vicenda di Imane Khelif ha aperto un dibattito importante sulla questione del genere e dell'identità di genere nel mondo dello sport, e ha sollevato quesiti sulla giustizia e l'etica nel gioco. La questione rimane aperta, e la comunità sportiva continuerà a discuterne e a riflettere sulle implicazioni etiche e sociali che ne derivano.


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