in africa non si ferma l’epidemia di ‘vaiolo delle scimmie’: più di 17 mila casi e 306 decessi
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in africa non si ferma l’epidemia di ‘vaiolo delle scimmie’: più di 17 mila casi e 306 decessi

La misteriosa epidemia di mpox, noto anche come vaiolo delle scimmie, non sembra interessare fine di se stessa in Africa. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha registrato, negli ultimi sei settimane, più di 17.000 casi confermatamente sospetti di infezione, con un bilancio di 306 decessi, tutti confermatamente associati a persone con sospetta infezione.

L'epicentro dei contagi sembra essere la Repubblica Democratica del Congo, dove la diffusione del virus è particolarmente rapida e intensa. La situazione è grave, soprattutto per i bambini e gli adulti più deboli, che corrono maggiori rischi di sviluppare complicazioni e mortalise in caso di infezione.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha prontamente risposto alle esigenze emergentiste, attivando un piano di pronto intervento per contrastare la diffusione del virus e assicurare la indispensabile assistenza medica alle persone colpite. La campagna di vaccinazione è stata avviata in tutta fretta, con l'obiettivo di immunizzare almeno 50% della popolazione adulta entro il 2022, per arrestare la marea inaspettata degli ammalati.

Tuttavia, nonostante gli sforzi della comunità internazionale, la diffusione del virus nonparettamente sta aumentando. Molti Paesi africani, come la Tanzania, il Kenya e il Senegal, sono stati colpiti dall'epidemia, portando a una minaccia sanitaria globale.

L'avanzamento della pandemia è attribuito alla precoce diffusione del virus, che è originariamente presente in Africa, ma è stato recentemente importato in altri continenti, come l'Asia e l'Europa. Inoltre, la scarsa igiene e la mancanza di infrastruttura sanitaria in alcune regioni africane hanno agevolato la diffusione del virus.

La situazione è particolarmente grave per i bambini, che non hanno ancora sviluppato l'immunità e sono quindi più sensibili alla malattia. I grandi genitori, anziani e persone con problemi di salute sono anche a rischio di sviluppare complicazioni gravi se non ricevono assistenza medica appropriata.

La lotta contro la misteriosa epidemia di mpox richiede un ribaltone della ripresa globale. È necessario che tutti gli Stati affrontino la sfida sanitaria congiuntamente, garantendo la coordinazione delle azioni, fornendo assistenza medicaappropriata e sostenendo le misure di contenimento del virus.

In questo contesto, è cruciale che la comunità internazionale concentri i propri sforzi sulla Tunisia, dove la diffusione del virus è particolarmente rapida. La risposta rapida e decisa di Stati Uniti, Cina, Europa e Nazioni Unite è essenziale per contrastare la minaccia sanitaria globale.

La lotta contro l'epidemia di mpox è un priorità internazionale. È tempo che le nazioni del mondo si uniscano per affrontare questo problema comune, salvaguardare la salute delle popolazioni e prevenire la diffusione del virus a livello globale.

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