In cammino nella Quaresima. La tomba
Riflessioni di Luigi Testa* sul Venerdì Santo
(A Gerusalemme nel Santo sepolcro) Dalla “cappella dell’Angelo” un piccolo arco conduce al luogo della sepoltura. «Mi ha introdotto nella cella del vino e il suo vessillo su di me è amore» (Ct 2,4). Lo spazio ti permette a stento di inginocchiarti, e di poggiare la testa sulla grande pietra che copre la tomba.
Posso coprirla di baci, senza smettere, come un bambino, come copro di baci il corpo dell’altro dopo che abbiamo fatto l’amore, a consumare le mie labbra e a consumare il suo corpo, a consumare le mie labbra e a consumare quella pietra perché almeno uno, uno solo di quei baci, come per una magia che non capisco, che non so, arrivi a te, arrivi al tuo corpo, si posi sulla tua pelle, sulle tue spalle, sul tuo…