In fuga dalla Siria, per non essere ucciso perché gay
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In fuga dalla Siria, per non essere ucciso perché gay

In fuga dalla Siria, per non essere ucciso perché gay

Articolo di Halima Kazem pubblicato sul sito dell’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati (UNHCR, the UN Refugee Agency), il 18 maggio 2016, liberamente tradotto dai volontari del Progetto Gionata

Camminare per strada mano nella mano con il suo ragazzo poteva costare a Subhi Nahas torture o persino la vita nella sua città natale, Idlib, in Siria. Lì, racconta, le milizie estremiste prendono di mira gli uomini gay ed eseguono esecuzioni sommarie.

Per questo motivo, a 28 anni, Nahas è fuggito dal suo Paese nel settembre 2012, mentre la guerra si diffondeva in Siria e i militanti occupavano aree strategiche come la città nord-occidentale di Idlib.

“La mia famiglia non mi ha mai accettato per il fatto di essere gay e, a quel punto, non ero al sicuro né dentro casa né fuori…

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