“In Italia servono misure più decise contro corruzione e conflitti di interesse dei titolari di cariche politiche”. Il rapporto del Consiglio d’Europa
L’Italia deve adottare “misure decise per prevenire la corruzione” e i potenziali conflitti d’interesse “nei confronti delle persone con incarichi esecutivi di alto livello“. Cioè premier, ministri, sottosegretari e commissari, Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza. Servono, in particolare, “controlli dell’integrità” di chi ha quelle funzioni, “un’analisi sistemica dei rischi di corruzione” da condurre a cadenza regolare, un codice che regoli i conflitti anche riguardo a “regali, contatti con terzi, attività esterne, contratti con autorità statali, gestione delle informazioni confidenziali e restrizioni post-incarico” e “un meccanismo credibile ed efficace di supervisione e di sanzioni“. Sono i rilievi del Gruppo di Stati contro la corruzione del Consiglio…