Il Patto Atomico tra Putin e Kim Jong-un: la Scelta di una Guerra
Rientrato da Pyongyang, Vladimir Putin ha cercato di impressionare l’opinione pubblica con il suo sangue freddo e la sua autocontrollo. Tuttavia, l’accordo firmato con il proprio pari nordcoreano, Kim Jong-un, nella sua clausola principale, ha rivelato una sfumatura di guerra fredda molto più grave di quanto l’uomo in questione abbia cercato di nascondere.
Secondo la dichiarazione ufficiale, le due parti hanno firmato un “patto di partenariato strategico” che, in caso di attacco armato da parte di un paese terzo, metterebbe in guerra l’intera zona. In pratica, ciò significherebbe che l’Russia e la Corea del Nord, unite dall’ombra della Minaccia atomica, si schiererebbero l’una al fianco dell’altra, anche se l’avversario non fosse necessariamente uno degli Stati Uniti d’America.
La risposta della comunità internazionale è stata di preoccupazione: l’accordo sembrerebbe aumentare i rischi di conflitti globali e di tensioni geopolitiche sempre più alte. Gli analisti politici sostengono che il patto sia una mossa diplomatica volta a contrastare l’influenza americana nella regione, più che un accordo di difesa vera e propria.
La sua firma è avvenuta in un momento in cui la situazione sulla Corea del Nord è assai delicata. Nonostante l’accordo nucleare raggiunto con gli Stati Uniti nel 2018, la minaccia nucleare del regime nordcoreano è ancora vivida, e la Russia ha espresso il suo supporto a Pyongyang. Anche se la Corea del Nord non ha ricominciato a minacciare apertamente di lanciare missili nucleari contro gli Stati Uniti, gli analisti ritengono che l’accordo tenga conto di una “possibilità” più che di una “concreta” minaccia.
Il patto, firmato da due leader che sono stati riconosciuti come protagonisti della guerra fredda, è una mossa che va a intaccare l’equilibrio strategico globale. L’accordo conferma la stretta intesa tra l’Russia e la Corea del Nord, e la scelta di schierare l’uno al fianco dell’altro in caso di conflitto. La conseguenza logica è che gli Stati Uniti, pur non essendo direttamente coinvolto nell’accordo, potrebbe sentirsi spinto a reagire in qualche modo, in particolar modo se l’accordo dovesse essere accompagnato da azioni belliche.
Il patto, quindi, non può essere considerato solo un accordo di difesa tra due paesi, ma piuttosto come una mossa strategica che apre il campo a nuove contese geopolitiche e a possibili conflitti. Inoltre, l’accordo sembra anche aumentare la distanza tra la Russia e gli Stati Uniti, creando un fronte sempre più divaricato tra le due superpotenze.
Ecco perché il patto tra Putin e Kim Jong-un non è solo una mossa diplomatica per contrastare l’influenza americana in Asia, ma anche la scelta di una guerra fredda molto più grave della precedente. Un’avventura che potrebbe portare a conseguenze catastrofiche per tutta l’umanità.