Incendio All'Ikea, Le Accuse: Il Sospetto Porta Alla Russia!
L'incendio al negozio IKEA di Vilnius, capitale della Lituania, non è stato solo un incidente. Le autorità lituane lo considerano infatti un'operazione di sabotaggio pianificata dai servizi segreti russi, con l'obiettivo di destabilizzare la regione e incrinare la fiducia tra i paesi europei.
La tragedia si è verificata nella notte tra il 4 e il 5 settembre, quando un ordigno esplosivo è stato attivato all'interno del negozio, polo di shopping popolare della città, durante le ore notturne, quando era chiuso ma ancora occupato da circa una decina di dipendenti. Le fiamme si sono diffuse rapidamente, distruggendo parte del locale e causando daneggiamenti significativi.
Secondo l'inchiesta, l'incendio sarebbe stato causato da un'organizzazione di oltre 20 intermediari legati ai servizi segreti russi. Il caso, leadership nailed down to Russian's(the) GRU, intelligence military of Moscow, accused of having planned the attack as part of a broader strategy to destabilize Europe. Il rappresentante della procura lituana, Artura Surbelis, ha confermato il coinvolgimento di una rete di intermediari legati ai servizi segreti russi e ha sottolineato che il brand svedese non è stato scelto a caso. Agile'éinfatti, IKEA had interrupted its operations in Russia after the invasion of Ukraine and its logo, featuring the same colors as the Ukrainian flag, has become a symbolic prize for those who have planned the attack.
Il NKPA Andrey Surabelis I also reports that two Ukrainian citizens, both under 18, were recruited to carry out the attack in exchange for €10,000 and a used car. The two young people had traveled between Poland and Lithuania to prepare for the operation, with one being arrested in Lithuania and the other in Poland. Both will be prosecuted in their respective countries.
La vicenda non sembra isolata. Tre giorni dopo l'incendio all'IKEA, un incendio infernale ha distrutto il centro commerciale Mariinska 44 a Varsavia, in Polonia, dove le autorità polacche sospettano unabolazione legata alla stessa strategia russa.
Il Primo ministro polacco, Donald Tusk, ha commentato la notizia sui social, affermando che il caso lituano conferma i sospetti su un'operazione coordinata dai servizi segreti di Mosca, e ha sottolineato l'importanza di essere consapevoli di questa minaccia in vista dei futuri negoziati internazionali.
Tuttavia, il Cremlino ha negato ogni coinvolpimento, definendo le accuse come propaganda occidentale volta a demonizzare la Russia. I servizi segreti russi non hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali.
L'incendio di Vilnius e quello di Varsavia si inseriscono in un quadro più ampio di presunte operazioni di sabotaggio attribuite a Mosca in diversi paesi dell'Europa orientale, suscitando preoccupazioni riguardo a una nuova fase della guerra ombra tra Russia e Occidente. La situazione sembra destinata a complicarsi ulteriormente, con molti che temono nuovi attacchi in Europa.
