Incidente Gratosoglio, il parroco: “Non serve parlare, servono fatti concreti”
Il parroco della comunità pastorale del Gratosoglio, don Paolo Steffano, ha espresso la sua preoccupazione per la sicurezza del quartiere in seguito all’incidente in cui una donna di 71 anni, Cecilia De Astis, è stata travolta e uccisa da un’auto rubata guidata da quattro bambini rom. Durante i funerali della vittima, don Paolo Steffano ha sottolineato che non servono parole o discorsi, ma azioni concrete per risolvere i problemi del quartiere.
Il parroco ha detto che “non serve parlare, servono fatti concreti” e che la comunità deve unirsi per trovare soluzioni ai problemi di sicurezza e convivenza. Ha anche sottolineato che non è il momento per la rabbia o per scaricare le responsabilità sugli altri, ma piuttosto per lavorare insieme per costruire un futuro migliore per il quartiere.
Don Paolo Steffano ha anche ricordato che il Gratosoglio non è un quartiere privo di risorse e di persone positive, ma anzi è un luogo dove ci sono “molti fiori” che devono essere valorizzati e sostenuti. In sintesi, il parroco ha lanciato un appello alla comunità per superare le divisioni e lavorare insieme per costruire un futuro più sicuro e più dignitoso per tutti.
