Infezioni materno-fetali: un neonato su 150 nasce con citomegalovirus, necessaria più…
Ogni anno circa 13 mila donne in gravidanza vengono colpite dal citomegalovirus (Cmv), un'infezione che interessa un neonato su 150. Circa 300 bambini nascono con toxoplasmosi, due tra le principali infezioni trasmesse dalla madre al feto durante la gravidanza. Queste minacce, ancora troppo spesso sottovalutate, sono state al centro del convegno «La complessità delle infezioni materno-fetali e il ruolo cruciale della diagnostica nella gestione delle infezioni Torch», tenutosi in Senato su iniziativa del senatore Guido Quintino Liris, con il supporto dell'Associazione microbiologi clinici italiani (Amcli), Cittadinanzattiva, Diasorin e Federchimica Assobiotec. Il network per garantire screening e terapie preventive Durante l'evento è stato lanciato un network che mira a unire le forze per garantire l'accesso universale agli screening e alle terapie preventive. L'acronimo Torch (o Torches) identifica le principali infezioni materno-fetali: Toxoplasmosi, altre infezioni come sifilide, HIV, epatite B, varicella, parvovirus B19, Rosolia, Citomegalovirus (Cmv), Herpes simplex virus (Hsv), Enterovirus e altri patogeni come lo Zika virus e lo streptococco di gruppo B. Prevenzione, diagnosi precoce e sostenibilità Il convegno ha sottolineato la necessità di fare sistema e rafforzare le campagne di screening e prevenzione, che, unite alla diagnosi precoce, rappresentano la chiave di volta per la sostenibilità del sistema sanitario. Secondo il senatore Liris, questi interventi consentono maggiori possibilità di guarigione e aiutano a mantenere l'equilibrio dei conti pubblici. Intervenire durante la gravidanza può fare la differenza nella qualità della vita sia della madre che del nascituro, preservando la salute in una fase fondamentale e delicata. L'importanza del citomegalovirus e delle nuove linee guida Il citomegalovirus è riconosciuto come il virus più comune nelle infezioni intrauterine ed è responsabile di circa il 10% di tutti i casi di paralisi cerebrale e dell'8-21% dei disturbi neurosensoriali dell'udito alla nascita. Tra le donne in gravidanza, il 30-40% è suscettibile al Cmv e può contrarre un'infezione primaria durante la gestazione, che rappresenta la principale causa di trasmissione del virus da madre a feto. Come spiega Tiziana Lazzarotto, direttrice scientifica di Amcli, il virus è la principale causa di infezione congenita nei Paesi ad alto reddito. Con le nuove Linee Guida dell'Istituto Superiore di Sanità è possibile identificare precocemente le gestanti a rischio e intervenire con terapie adeguate. Monitorare lo stato sierologico dal concepimento fino alla metà della gravidanza è fondamentale per proteggere la salute del bambino prima della nascita.
