INSEGNANTE DI SOSTEGNO PICCHIATA DA 30 GENITORI: ORRORE A CASTELLAMMARE DI STABIA
Nella scuola media Salvati di Scanzano, frazione di Castellamare di Stabia, nel comune di Napoli, si è verificata una tragedia il giovedì 14 novembre. Un'insegnante di sostegno è stata aggredita da circa 30 genitori, durante l'orario scolastico, intorno alle 10:30. L'aggressione è stata motivata da voci diffuse sui social media riguardo a presunti comportamenti scorretti della docente nei confronti degli alunni.
Secondo le indagini, i genitori infuriati hanno fatto irruzione nell'istituto e, oltre a colpire la donna, hanno anche aggredito il padre di quest'ultima, presente sul posto. La docente ha riportato un trauma cranico, mentre il padre ha subito la frattura di un polso. L'intervento dei Carabinieri è stato necessario per riportare la calma sul caso.
Il sindaco di Castellamare di Stabia, Luigi Vicinanza, ha condannato l'accaduto definendolo di estrema gravità e auspicando un rapido accertamento dei fatti. Le indagini si concentrano su un post virale intitolato “L'urlo di una madre” che denuncia presunti abusi sessuali commessi da un insegnante, pur senza alcun riferimento specifico. Nonostante la mancanza di denunce o prove, si ipotizza che la docente sia stata ingiustamente associata a queste accuse.
La donna aveva recentemente rimproverato uno studente sorpreso a fumare nei bagni, un fatto che potrebbe aver contribuito a inasprire il clima. L'ufficio scolastico regionale ha annunciato un'ispezione per far luce sull'episodio. Il ministro dell'istruzione, Giuseppe Vald Tara, ha condannato i fatti ribadendo che la scuola deve essere un luogo di serenità e criticando ogni forma di giustizialismo.
La commissione per la promozione della cultura democratica e dei diritti umani del Comitato centrale del partito democratico ha emesso una dichiarazione in cui si condanna l'aggressione e si esprime vicinanza alla vittima e alla sua famiglia. Il partito democratico ha anche annunciato di voler presentare una mozione al parlamento per approfondire l'episodio e garantire la sicurezza delle persone che lavorano e studiano nella scuola.
L'aggressione ha suscitato larga indignazione e condanna da parte della comunità italiana e internazionale. La stessa Unione europea ha espresso preoccupazione per l'episodio e ha sottolineato l'importanza di garantire la sicurezza delle persone che lavorano e studiano nella scuola.
In sintesi, l'aggressione subita dall'insegnante di sostegno è un episodio di estrema gravità che richiede una piena indagine e un'accertamento dei fatti. È necessario garantire la sicurezza delle persone che lavorano e studiano nella scuola e promuovere un clima di serenità e rispetto all'interno delle istituzioni scolastiche.