Intelligenza artificiali, Meloni: “Scenari potenzialmente catastrofici, politica controlli”
L'Italia, rappresentata dal Segretario generale, si presenta come un convinto sostenitore del multilateralismo e delle Nazioni Unite, che rappresentano il luogo nel quale ogni voce viene ascoltata e dove siamo chiamati a imparare a capirci e a rispettarci. Il Patto sulle intelligenze artificiali è stato raggiunto attraverso un articolato processo negoziale, il frutto di un duro lavoro tra tutti gli Stati membri.
In un tempo di crisi, come il nostro, dove le sfide che ci sono state poste dalla storia sono numerose e multiformi, la diplomazia italiana crede che non abbiamo scelta che agire. Il cambiamento climatico, le disuguaglianze sociali e economiche, le crisi umanitarie e sanitarie, la criminalità transnazionale e i conflitti armati sono alcuni degli scenari complessi che ci affrontano. La guerra d'aggressione russa contro l'Ucraina è un esempio di come la sicurezza internazionale sia sempre più precaria.
Tuttavia, le crisi non nascondono solo difficoltà, ma anche opportunità. La parola “crisi” deriva dal greco “crisis”, che significa scelta o decisione. Le crisi costringono a mettersi in discussione, a schierarsi e a prendere decisioni.
L'Italia crede nel multilateralismo e nel diritto delle Nazioni Unite, che sono regole giuste e condivise. Quindi, la riforma della governance delle Nazioni Unite non può prescindere dai principi di eguaglianza, democraticità e rappresentatività. Non ci interessa creare nuove gerarchie e non crediamo che esistano Nazioni di serie A e serie B. Tutte le Nazioni hanno la stessa dignità e diritti.
L'Italia ha dimostrato questo approccio attraverso il piano Mattei per l'Africa, un piano di cooperazione con le nazioni africane che è basato sul rispetto e sul diritto di ciascuno di poter competere ad armi pari.
Parliamo anche dell'intelligenza artificiale generativa, un fenomeno che temo non sia sufficientemente noto. L'intelligenza artificiale è un grande moltiplicatore, ma dobbiamo decidere cosa vogliamo moltiplicare. Possiamo usarla per curare malattie incurabili o per aggravare le disuguaglianze globali, che porterebbero a scenari catastrofici. La politica deve garantire che l'intelligenza artificiale rimanga controllata dall'uomo e mantenga l'uomo al centro.
L'Italia ha messo al centro dell'agenda del suo anno di Presidenza del G7 la questione del multilateralismo e dell'intelligenza artificiale. Il multilateralismo non è un club per scrivere documenti, ma il luogo dove si devono prendere decisioni urgeni e dove le idee devono presidente coure.