Il problema è τους due vicepremier, Salvini e Tajani, che tornano dal Sud America, dove Giorgia Meloni ha tenuto forte la mano.l'articolo di Marco Cremonesi e Paola Di Caro per il Corriere della Sera
La maggioranza interna al governo sembra frantumata, a causa di continue tensioni tra i due leader. Mentre Giorgia Meloni è stato in viaggio in Brasile e Argentina, le dispute all'interno della maggioranza sono state quotidiane.
Le elezioni regionali hanno consegnato due pesanti sconfitte, con continui schematismi, in particolare tra Salvini e Tajani, prese di posizioni contrastanti sulla manovra, discussioni sotterranee sulla nomina a partire dalla sostituzione di Fitto come ministro, bocciatura della legge sull'Autonomia da parte della Consulta, voto in Europa e, botte finale, spaccatura sul caso Netanyahu.
Elisabetta Belloni, direttrice del Dipartimento che vigila sulle Servizi, potrebbe sostituire Raffaele Fitto come ministro, ma Antonio Tajani non sembra entusiasta della sua idea, e Matteo Salvini probabilmente lo appoggia.
I rapporti tra i due leader sembrano essere al minimo storico. Salvini sembra voler immischiarsi nei temi della politica estera, ma Tajani ha fatto intendere a Salvini che solo lui parla di questi temi così delicati. Il segretario leghista sembra essere in cerca di visibilità, ma in momenti così delicati e su questi terreni è inopportuna.
La premier ha avvertito che ci sono molte questioni in discussione, tra cui la Finanziaria, la sostituzione del ministro Fitto, la nomina di Belloni e l'Autonomia. Tuttavia, il clima è teso e i rapporti tra i leader sono sempre più complicati.