«Io sono del mio amato e il mio amato è mio» (Ct 6,3). Nel giardino della Resurrezione
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«Io sono del mio amato e il mio amato è mio» (Ct 6,3). Nel giardino della Resurrezione

«Io sono del mio amato e il mio amato è mio» (Ct 6,3). Nel giardino della Resurrezione

Riflessioni di Luigi Testa* sul Pasqua di Resurrezione

Tanta fatica per arrivare qui – il viaggio, le difficoltà. Tanta fatica per arrivare qui, e trovare una tomba vuota. «Non è qui, è risorto». «Mi alzerò e farò il giro della città per le strade e per le piazze; voglio cercare l’amore dell’anima mia» (Ct 3,2), ma non lo troverò qui: «Non è qui».

Qui solo un’assenza di pietra fredda e profumata su cui poggiare la testa come sul tuo petto d’avorio (Ct 5,14). Qui solo un vuoto pieno di nardo e mirra su cui posare le labbra come sul tuo corpo di alabastro (cfr. Ct 5,15). Ma tu non sei qui. Bisogna uscire, bisogna andare fuori, bisogna andare nel giardino, dove il vento passa i cedri, odorano i melograni, le viti in fiore spandono profumo (Ct 2,13).

È…

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