“Io vittima di violenza, no a stretta su intercettazioni”, la testimonianza di Orrico (M5S)
“Io sono stata vittima di violenza, e non cedo su intercettazioni. Credo che l'esperienza viva possa essere più forte di qualunque altro convincimento. Io da giovane sono stata vittima di violenza. Ho avuto un fidanzato che non capiva il senso del no. Quando lo lasciai, iniziò a seguirmi sotto casa, si faceva trovare dietro gli angoli del mio quartiere. Allora non si parlava di violenza contro le donne, non c'era nessun meccanismo di prevenzione, non c'era nessuno strumento per agire. Dico la verità: ne uscì grazie all'aiuto delle amiche, alle quali confessai la difficoltà nella quale mi trovavo. Allora l'appello che voglio rivolgere a questa Camera e sostenere questo emendamento è perché oggi gli strumenti ci sono, ma evidentemente non è consapevole. Non è chiaro finché non se ne accorga d'altro lato. Ringrazio, Presidente. Abbiamo appena ascoltato un intervento autentico, toccante, inconsueto. Direi per questa aula della collega d' Ricco e io mi chiedo e mi dispiace non sia presente la presidente della commissione sul femminicidio. Mi chiedo come questa maggioranza possa vivere in una contraddizione così forte, fronte al fatto che insieme diciamo di voler contrastare con tutte le nostre forze il fenomeno del femminicidio e della violenza sulle donne, e poi 45 giorni Ma lo sappiamo, lo sappiamo. Sono niente, non rendono inutili tutti gli altri strumenti e azioni che abbiamo preso posizione. Ma per favore, i reati del codice rosso devono essere davvero considerati. A parte proprio perché avete appena introdotto il reato di femminicidio: è una contraddizione insostenibile”.
