Israele, 16enne americano-palestinese detenuto da 8 mesi.
(LaPresse) Mohammed Zaher è un adolescente americano-palestinese detenuto in una prigione israeliana da otto mesi, dopo essere stato arrestato all’età di soli 15 anni. Ora suo padre, Zaher Ibrahim, è disperato perchè il figlio sta male: “E’ un bambino in un centro di tortura”, denuncia l’uomo spiegando che dopo 3-4 mesi di carcere il figlio aveva perso un terzo del suo peso corporeo e soffriva di scabbia. Il 16enne palestinese, che vive a Palm Bay, in Florida, era in visita alla sua famiglia in Cisgiordania con i suoi genitori nel mese di febbraio, secondo il Council on American-Islamic Relations. È stato arrestato il 15 febbraio nella casa di famiglia nel loro villaggio vicino a Ramallah con l’accusa di aver lanciato pietre contro i coloni israeliani in Cisgiordania, secondo il gruppo e diversi membri del Congresso. E rischia una condanna a 20 anni. Il padre Zaher ha dichiarato: “È molto difficile per noi sapere che si trova in una delle prigioni peggiori al mondo”. La sua famiglia, già in lutto per la morte di un parente ventenne picchiato a morte da coloni israeliani, sta ora implorando i leader statunitensi di aiutare a liberare il ragazzo. Mohammed, che ha compiuto 16 anni mentre era in prigione, è stato “rapito nel cuore della notte, ammanettato e bendato”, secondo quanto riferito dal padre che sta restando in Cisgiordania assieme alal moglie, sperando di tornare negli Stati Uniti col figlio. Il Dipartimento di Stato americano ha dichiarato in un comunicato che sta seguendo da vicino il caso di Mohammed e sta collaborando con il governo israeliano al riguardo.
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