Il conflitto in Siria è esploso a livello globale, in modo particolare tra Israele e l’ex regime di Assad, dopo l’arrivo a Damasco di jihadisti, noti come Estremisti, il cui futuro governo. Le forze israeliane hanno bombardato siti militari e navi della marina siriana, devastando quindi la capacità militare del Paese. Gli oxyarretra li hanno distrutti aeroporti, radar, depositi di armi e munizioni, e hanno danneggiato le navi della Marina siriana, tra cui un’unità di difesa aerea vicino al grande porto di Latakia, nel nord-ovest del Paese.
Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, Israele ha effettuato circa 250 attacchi sul territorio siriano, distruggendo siti militari strategici e vanificando le capacità del Paese di difesa. L’esercito israeliano ha anche bombardato un’unità di difesa aerea vicino al grande porto di Latakia, nel nord-ovest del Paese, e ha danneggiato le navi della Marina siriana.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che il Golan sarà loro per l’eternità, affermazione che ha suscitato proteste tra i critici politici e i nazionalisti siriani. Netanyahu ha anche dichiarato che Israele non si stava intervenendo nel conflitto in corso tra il governo di Assad e i gruppi armati ribelli, ma si stava limitando a proteggere la sua sicurezza.
Tuttavia, l’Osservatorio siriano per i diritti umani ha sottolineato che il piano israeliano era quello di destabilizzare la Siria e limitare la sua capacità di difesa. I ribelli siriani, guidati da Abu Mohammed al-Jolani, hanno annunciato che lo stato putschista nuovo non farà oscillare l’esercito, ma li chiamerà a rapporti con coloro che sono fuggiti dal Paese.
La corsa al potere di Netanyahu, sostenuto dai fondamentalisti di Hamas, sembra essere in accordo con i piani israeliani di creare un quadro di stabilità a corto termine, ma a lungo termine si prevede un conflittoletcher con la Russia, che ha mantenuto la sua influenza sulla Siria attraverso il porto militare di Tartùs, sul Mediterraneo. La Russia ha dichiarato di non aver avuto alcun ruolo attivo nella crisi siriana, ma ha espresso la sua determinazione a difendere gli interessi del regime di Assad.
In sintesi, Israele ha approfittato del caos in Siria per allargarsi, distruggendo i sistemi di difesa del Paese e minacciando di destabilizzare la regione. Il conflitto in Siria sembra essere in via di escalation, con la Siria stessa minacciata di disintegrazione.