Israele e l’inverno delle proteste “dei capelli bianchi”: le migliaia di manifestanti davanti all’ufficio di Netanyahu
Questo inverno di Israele verrà ricordato come la protesta dei capelli bianchi. Malgrado il freddo e la notte passata in tenda la maggioranza dei dimostranti non è di giovani o giovanissimi, malgrado ce ne siano. I giovani purtroppo sono in gran parte militari di leva o riservisti, molti sono feriti in riabilitazione, molti sono morti, alcuni ancora ostaggi. Siamo a Gerusalemme, sotto una pioggia battente, fradici, per proteggere i guardiani della democrazia in una delle manifestazioni più emozionanti nella storia dello Stato. Migliaia sono lì, con gli ombrelli.
“Dimenticate la stanchezza e la disperazione, non perdete la speranza, e uscite a combattere per il futuro di questo nostro paese”, scrive Karine Nahon, una dei capi della protesta.
Le energie sono elettrizzanti,…