Il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, ha annunciato che il governo ha dato il via libera all'accordo per la liberazione di 50 ostaggi rapiti da Hamas nell'attacco del 7 ottobre. L'intesa prevede il rilascio di 30 bambini, 8 madri e altre 12 donne, che avverrà probabilmente a partire da domani. Inoltre, è previsto un cessate il fuoco di 4 giorni nella Striscia di Gaza e per ogni ostaggio rilasciato Israele libererà 3 palestinesi detenuti. L'accordo prevede anche la consegna di carburante e aiuti nella Striscia di Gaza.
Il governo ha dato il via libera all'intesa dopo il consenso del gabinetto di guerra, composto dai membri del Likud di Netanyahu, dal partito di Unità Nazionale di Benny Gantz e dal partito ultra ortodosso Shas. I primi ostaggi verranno rilasciati a partire da domani, liberando gruppi di 12 donne e bambini ogni giorno.
Il processo di rilascio e trasferimento prevede che Hamas consegni gli ostaggi alla Croce Rossa, che a sua volta li trasferirà alle forze di difesa israeliane. Successivamente, gli ostaggi riceveranno controlli medici e verranno portati in uno dei cinque centri allestiti per incontrare le loro famiglie. In seguito, saranno ascoltati da medici e membri della sicurezza per fornire informazioni utili.
Netanyahu ha definito l'accordo una decisione difficile ma giusta e ha affermato che la guerra continuerà finché tutti gli obiettivi non saranno raggiunti. Ha ringraziato il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, per aver contribuito a migliorare l'accordo, aumentando il numero di ostaggi liberati a un prezzo inferiore. L'obiettivo è il ritorno di tutti gli ostaggi e Netanyahu si impegna a non fermarsi finché non saranno tornati tutti.
Israele-Hamas, le news sull’accordo: “Primi ostaggi liberi domani”
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