Israele minaccia di arrestare tutti coloro a bordo della Global Sumud Flotilla
La Global Sumud Flotilla, una delle più grandi iniziative civili e umanitarie degli ultimi anni, sta cercando di forzare il blocco navale imposto da Israele sulla striscia di Gaza dal 2009. Circa 50 navi cariche di aiuti umanitari sono salpate da diverse parti del mondo, tra cui Barcellona, Genova, Tunisia, Grecia e Sicilia, con l'obiettivo di consegnare gli aiuti alla popolazione palestinese.
Tuttavia, Israele ha minacciato di arrestare e imprigionare gli attivisti a bordo delle navi, trattandoli come terroristi. Il ministro della sicurezza nazionale israeliano ha annunciato un piano per fermare la flottiglia, che prevede l'arresto e la detenzione degli attivisti in carcere di massima sicurezza.
Nonostante le minacce, la flottiglia ha ricevuto un forte sostegno da parte della popolazione civile, con decine di migliaia di persone scese in piazza a Genova e in altre città italiane per manifestare la loro solidarietà. I portuali di Genova hanno addirittura minacciato di bloccare tutte le merci dirette a Israele se il cibo non verrà consegnato o se i contatti con l'equipaggio verranno persi.
L'obiettivo della flottiglia è non solo quello di consegnare gli aiuti alla popolazione palestinese, ma anche di sfidare il blocco navale imposto da Israele e di riportare la questione palestinese al centro del dibattito pubblico. La visibilità internazionale della flottiglia è altissima e questo potrebbe mettere Israele sotto pressione, rendendo più difficile una risposta militare senza conseguenze diplomatiche.
In sintesi, la Global Sumud Flotilla sta cercando di forzare il blocco navale di Israele sulla striscia di Gaza e di consegnare aiuti umanitari alla popolazione palestinese, nonostante le minacce di arresto e imprigionamento degli attivisti a bordo. La flottiglia ha ricevuto un forte sostegno da parte della popolazione civile e sta cercando di riportare la questione palestinese al centro del dibattito pubblico.
