Italia bocciata dalla Corte di giustizia europea sulla scuola 'troppi sottopagati'
in ,

Italia bocciata dalla Corte di giustizia europea sulla scuola 'troppi sottopagati'

Italia bocciata dalla Corte di giustizia europea sulla scuola 'troppi sottopagati'

L'Italia ha ricevuto un nuovo colpo dalla Corte di giustizia europea sulla questione della precarietà del personale scolastico. La commissione europea ha dichiarato che l'Italia non ha ancora eliminato l'uso eccessivo dei contratti a tempo determinato negli insegnanti delle scuole pubbliche, violando inoltre le direttive comunitarie sul lavoro che impongono la stabilizzazione del personale entro tre anni di servizio.

Questo vuol dire che in Italia gli insegnanti lavorano mediamente fino a 45 anni in carica precaria, stipendio basso e without job security. Gli stipendi degli insegnanti a tempo determinato non sono aumentati con l'anzianità, mentre quelli a tempo indeterminato sono aumentati in modo esponenziale, come constatato dalla Commissione europea. La situazione è tanto grave che la Commissione Europea ha deciso di deferire l'Italia alla Corte di giustizia europea, richiedendo aiuto per risolvere questo problema.

Il Partito Democratico (PD), che in passato era al governo, sostiene di non aver affatto risolto questo problema, anche se la situazione era già oggetto di una procedura di infrazione da parte della Commissione Europea prima del 2019. Il PD sostiene di aver predisposto una legge che avrebbe ridotto progressivamente il numero di docenti precari attraverso un sistema di formazione e reclutamento strutturato, ma quell'approccio è stato abolito, causando un aumento incredibile del numero di docenti precari.

Gli esponenti PD spiegano che hanno abolito quell'approccio ideologicamente e per ragioni di bandiera, a beneficio di un altro sistema che non ha generato risultati. Ad ogni modo, il sistema di reclutamento è sempre stato deficitario in Italia, con un numero impressionante di docenti precari che aumentava con il passare del tempo. Secondo il ministro all'istruzione, Giuseppe Valditara, è ora necessario ridisegnare integralmente i meccanismi per l'assunzione degli insegnanti e stabilizzare il personale.

Tuttavia, l'opposizione si è scaldata sul fatto che il ministro non ha offerto una soluzione reale ai problemi del precariato e che in questo modo l'Italia è stata bocciata dalla Corte di giustizia europea per la terza volta nel 2023, accusando il governo e la sua maggioranza di non voler risolvere questi problemi.


YouTube video

Cosa ne pensi?
+1
0
+1
0
+1
0
+1
0
+1
0
+1
0
+1
0