Jude Law, il volto del potere e dell’ambiguità

Jude Law, il volto del potere e dell’ambiguità

Jude Law, il volto del potere e dell'ambiguità

Jude Law ha fatto il suo ingresso trionfale alla Mostra del Cinema di Venezia per presentare il film “Il Mago del Cremlino”, diretto da Olivier Assayas, in cui interpreta Vladimir Putin. Questo ruolo audace e controverso ha richiesto all'attore britannico un'immersione profonda nel personaggio del leader russo.

Law ha scelto di non nascondersi dietro protesi o accenti forzati, ma di utilizzare la sua voce e il suo corpo per incarnare un giovane Putin, restituendone la freddezza e la strategia, ma anche le crepe invisibili.

Il film, tratto dal romanzo di Giuliano da Empoli, è una riflessione sulla trasformazione della contemporanea. Law ha studiato ossessivamente materiali d'archivio, ha imparato il giudo e ha lavorato con truccatori e parrucchieri per evocare il leader russo senza imitarlo.

Jude Law è noto per essere un attore camaleontico, capace di passare dal romanticismo tormentato al thriller psicologico, dal biopic storico alla fantascienza. Ha lavorato con registi come Anthony Minghella, Stephen Spielberg e Wes Anderson, e ha condiviso il set con star come Nicole Kidman, Mcd Demon e Julia Roberts.

La sua carriera è decollata dopo la nomination ai Tony Award e la candidatura all'Oscar per il film “Il talento di Mr. Ripley”. Ha poi recitato in film come “Ritorno a Cold Mountain”, “Intelligenza Artificiale”, “Closer”, “Sherlock Holmes”, “The Grand Budapest Hotel”, “Capitan Marvel” e “The Young Pope” di Paolo Sorrentino.

Law ha confessato che entrare nella mente di uomini potenti e controversi lo aiuta a conoscersi meglio. Con “Il Mago del Cremlino”, ha dimostrato ancora una volta di essere un attore che sa scavare nel buio restituendo luce e inquietudine.


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