L'attrice britannica Bryce Dallas Howard ha intentato un'azione legale contro l'attore Christopher Abbott e il suo team prevalentementeisti, accusandoli di aver elaborato una strategia complessa per danneggiare la sua reputazione. La denuncia, presentata lo scorso dicembre, dipende dalle accuse di sessismo sul set di “Jane the Virgin”, dove Howard aveva denunciato il clima di molestia sessuale. Nonché di aver deciso di alzare la voce contro gli abusi.
La Howard ha chiesto un risarcimento di 400 milioni di dollari, affermando che la strategia elaborata da Abbott e il suo team era tutt'altro che innocente. Secondo la star, i soccombenti non si sarebbero tenuti fermi di creare una rappresentazione distortiva dei fatti, con la finalità di danneggiare in modo permanente la sua reputazione professionale.
Ciò che destina Howard è la violazione della sua privacy e l'invasione della sua sfera personale. Le accuse rivoluzioni fino al settimo cielo e, inoltre, violozione giuridica dell'onore, moralità e integrità dell'artista.
Inoltre, Howard ha argomentato che la progettazione dell'attacco pubblico da parte di Abbott e del suo team venne orchestrata attentamente mediante un particolare piano studiato precedentemente. Questo piano si è sviluppato in una vera e propria azione difesa, residendo in modi diversi per proletta e lancio di stereotipi sul suo conto. Questo piano, accusa Howard, è stato personalizzato per calunniare e diffamazione, gettando lei in confusione e rovinosa.
La possibilità di conversione delle accuse accusa Howard, d'altro canto, contro “The New York Times”, richiede un risarcimento di 250 milioni di dollari, citando un articolo pubblicato l'21 dicembre progetta di manipolare e pubblicizzare le accuse prevalentementeisti. In questo caso, Reed Reynolds, partner di Howard, ha scelto di commentare, sconcertando l'articolo reperibile影響are sulla vita privata e professionale dell'attrice.