Kfir, Ariel e il lungo elenco di bambini ebrei assassinati da Hamas
È il giorno più doloroso per Israele. Il giorno che il Paese e l’intero popolo ebraico hanno pregato, sperato, agognato perché non arrivasse. Tornano a casa chiusi in sacchi di plastica i corpicini straziati di Kfir, anni uno, e Ariel, anni cinque. I due bimbi divenuti il simbolo più cruento della malvagità e dell’odio cieco di Hamas verso gli ebrei saranno ora al centro di un lutto collettivo dal quale sarà difficile riprendersi per Israele.
Il dolore, la rabbia, la pena che l’intera collettività del mondo ebraico porta nel cuore per questa famiglia rapita in blocco il 7 ottobre nel kibbutz di Nir Oz rischia di trasformarsi, comprensibilmente, nel detonatore di un ordigno ad alta intensità per l’area e per la faticosissima e fragile tregua ottenuta in queste…