Il caso dei fratelli Menendez: la storia dei due serial killer che diventerà famosa grazie a Netflix
Gli ultimi tempi sono stati caratterizzati dalla ricomparsa in tutta la loro virulenza di alcune vicende criminali dei primi anni novanta, grazie anche alla disponibilità di piattaforme come Netflix. Recentemente, proprio il nuovo episodio della serie “Monster” ha attirato l'attenzione su una storia ben nota, ma anche sempre attuale, ossia il caso dei fratelli Menendez.
Negli anni novanta, i fratelli Lyle ed Erik Menendez sono stati accusati di omicidio volontario ai danni dei loro genitori, John e Mary Menendez, in California. La condanna giudiziaria datata 1996, però, ha riconosciuto come il vero movente di questo tragico evento non fu il denaro, ma piuttosto anni di abusi fisici e psicologici da parte del padre verso i due fratelli. Il padre, John Menendez, era stato abile a nascondere le sue azioni cruente e i suoi bambini avevano imparato a sopportare e a nascondere la loro sofferenza.
La storia dei fratelli Menendez è una tragedia che è andata avanti per decenni, e nel recente passato è stato riproposto con maggiore intensità grazie alle dichiarazioni di Kim Kardashian. L'imprenditrice americana ha condiviso la sua preoccupazione per la situazione dei due fratelli, accusati di aver sparato ai loro genitori senza alcun movente apparente, ma dopo anni di abusi subiti da parte del padre.
La giustizia americana li condannò all'ergastolo, una sentenza che sembrava eterna. Tuttavia, negli anni passati, i fratelli hanno combattuto per ottenere una riduzione della loro pena. Lyle Menendez è già uscito dal carcere nel 2017, dopo aver servito il 33% della sua pena, ma il fratello Erik è rimasto in carcere per il resto della sua vita.
La storia dei fratelli Menendez è ancora più complessa di quel che sembra, soprattutto considerando la scarsa percezione dei servizi sociali dell'epoca e le difficoltà di valutare la reazione di un bambino alla violenza domestica. I fratelli sostengono che il padre aveva abusato fisicamente e psicologicamente di loro, anche durante il loro sviluppo, e che ciò li aveva resi vulnerabili ai tentazioni del crimine.
La condizione in cui si trova il carcere americano non aiuta a rendere facile la vita per coloro che sono dentro, come sottolinea Kim Kardashian, che ha espresso il suo sostegno per i fratelli Menendez, affermando che non sono più gli stessi ragazzi di quando hanno commesso il delitto. La stessa Kim Kardashian ha scritto un editoriale sul NBC News, dove afferma che le risorse per i processi relativi a casi di violenza domestica all'epoca della condanna erano molto limitate.
La questione attuale è quindi come conciliare la verità storica del crimine con la posizione dei fratelli Menendez attuali. I sostenitori dei due fratelli sostengono che l'esperienza negativa vissuta li abbia resi uomini più gentili, intelligenti e onesti rispetto a quanto apparve nel passato. Kim Kardashian ha espresso il suo sostegno, riconoscendo che l'esperienza che viviamo ci rende persone diverse da quelle che eravamo in passato.
La storia dei fratelli Menendez è quindi una storia di abusi, di violenza domestica e di tragedia. È una storia che ci fa riflettere sulla complessità del crimine e sul fatto che non esistono soluzioni facili per i casi simili. È un argomento che apre discussioni etiche e morali sulla condanna e sulla reintegrazione sociale dei colpevoli. È anche un argomento che ci fa capire la complessità delle esperienze umane e come queste possono condurre a scelte tragiche.