LA BONGIORNO SMASCHERA LA SINISTRA: “VOI TRUFFATE E VE LA PRENDETE CON SALVINI? RIDICOLI”
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LA BONGIORNO SMASCHERA LA SINISTRA: “VOI TRUFFATE E VE LA PRENDETE CON SALVINI? RIDICOLI”

LA BONGIORNO SMASCHERA LA SINISTRA: “VOI TRUFFATE E VE LA PRENDETE CON SALVINI? RIDICOLI”

La stagione dei processi politici è arrivata, e con essa il territori più delicati delle istituzioni democratiche italiane. Giulia Buongiorno, senatrice e protagonista di un recente episodio di scontro fra e giustizia, ha lanciato un attacco verbale contro , leader della Lega, affermando che “voi truffate e ve la prendete con Salvini? Ridicoli”. Ma l'epicentro della scena è la decisione di avviare tre procedimenti penali contro l'es premier, accusato di propaganda revenge.

La Buongiorno, soprannominata “la guerriera” per la suaiche richieste formali di autorizzazione a procedere, sembra avere come unico obiettivo colpire Salvini, ignorando gli altri membri del governo. Ma c'è un problema: se una decisione è presa da più persone, allora la responsabilità va condivisa, si dice concorso di persone nel reato. Eppure, il principio sembra sparito dal vocabolario della giustizia quando c'è di mezzo Salvini.

Inoltre, la sproporzione delle accuse è cosi alta che è difficile non sedurre la percezione che la giustizia sia selettiva, e che il potere giudiziario stia diventando uno strumento politico. Il comandante Reus, ad esempio, ha bloccato gli sbarchi quattro volte contro le norme delle operazioni Open Arms, ma non è stato oggetto di alcun procedimento penale. Altri, come il comandante Gregoretti, hanno ricevuto processi meno gravi o addirittura sono stati del tutto ignorati.

La Buongiorno sostiene che la differenza tra Salvini e gli altri è semplicemente che loro sono un bersaglio politico, rappresentando una parte del paese che qualcuno vuole delegittimare. La metafora è simple: immaginate di essere in una stanza con cinque porte, quattro sono aperte, una è chiusa a chiave. Se sceltete di forzare proprio quella bloccata quando le altre sono libere, non lo fate per necessità, lo fate per provocazione. È esattamente ciò che si sta facendo: si ignora ogni alternativa, ogni soluzione condivisa, e si sceglie lo scontro l'attacco frontale anche a costo di creare divisioni insanabili nel paese.

La questione è ancora più grave: chi deve decidere sulle politiche migratorie, i tribunali o gli elettori? La decisione deve essere presa dalle urne, non da un processo penale. La democrazia è in pericolo, e con essa l'equilibrio tra potere politico e potere giudiziario. È accettabile che la giustizia diventi selettiva? È tollerabile che il potere giudiziario si trasformi in uno strumento politico? È il trionfo della giustizia usata come clava, non come bilancia. E tu, cosa ne pensi? È giustizia o è solo un'operazione mediatica per colpire chi disturba il sistema?


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