La bufala del caso Open, il tempo perduto di Renzi, e la responsabilità dei magistrati
Nel suo film “Il sol dell'avvenire”, a un certo punto, Nanni Moretti dice: «Ma chi l'ha detto che la storia non si fa con i se…». Già. Indietro non si può tornare, sarebbe troppo bello. Eppure il giochino va fatto. Se Matteo Renzi non fosse stato messo nel mirino da due Procure, quella di Napoli per la vicenda Consip, e quella di Firenze per l'inchiesta Open, forse oggi il leader di Italia viva godrebbe di maggior credito nell'opinione pubblica e di più forza sulla scena politica. Anzi, senza forse.
Consip è finita con l'accusatore Gianpaolo Scafarto condannato, e con l'imputato Renzi assolto. Open è finita ieri con un proscioglimento del senatore fiorentino, di Maria Elena Boschi, di Luca Lotti, di Marco Carrai e di altri imputati. Non un'assoluzione, ma…