La controversia Ferragni e il dibattito sull'etica digitale: riflessioni da Piazzapulita
Nella puntata più recente di “Piazzapulita”, condotta da Corrado Formigli, è stata ospite Selvaggia Lucarelli, nota per i suoi contributi critici su “Il Fatto Quotidiano” e la sua presenza sui social network. Durante il collegamento, si è parlato del caso Chiara Ferragni, influencer famosa per il suo accordo commerciale con l'azienda Balocco.
L'accordo riguardava la promozione dei pandori dell'azienda, per la quale Chiara Ferragni avrebbe ricevuto un milione di euro. Tuttavia, è scoppiata una controversia quando si è saputo che l'acquisto dei pandori avrebbe sostenuto un'opera di beneficenza, cosa smentita da Ferragni stessa.
L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) ha multato Ferragni per pubblicità occulta, ma lei si è opposta alla sanzione. Selvaggia Lucarelli ha espresso la sua convinzione che la multa verrà confermata, mettendo in luce le possibili ripercussioni negative sulla reputazione di Ferragni.
Si è anche discusso dell'interazione tra l'influencer, le aziende e i suoi follower, sottolineando l'importanza della fiducia del pubblico per la sua immagine e il suo successo. Lucarelli ha evidenziato come il personal branding di Chiara Ferragni sia strettamente legato alla sua vita personale e alla narrazione che fa di essa.
Si è concluso ponendo l'accento sulla natura duplice del rapporto con il pubblico: fonte di forza in momenti di successo, ma potenzialmente critica nei momenti di difficoltà. La questione sollevata apre a una riflessione sull'etica della comunicazione nell'era digitale, sul ruolo degli influencer come figure pubbliche e sulla loro responsabilità verso il pubblico e la società.