La Corte di Cassazione ha emesso una sentenza storica, dichiarando illegittimo il licenziamento di Riccardo Cristello, un dipendente dell'ex Ilva, che era stato silurato nel 2021 dopo aver condiviso su Facebook uno screenshot che invitava alla visione della fiction “Svegliati amore mio”. La serie TV, prodotta da Mediaset, racconta la storia di una bambina che si ammala di leucemia a causa dei veleni che provenivano da un'acciaieria.
Il caso di Cristello era stato portato in giudizio già nel 2021, quando il Giudice del Lavoro di Taranto e la Corte d'Appello di Lecce (sezione distaccata di Taranto) avevano dichiarato l'illegittimità del licenziamento. La Corte di Cassazione ha confermato questa decisione, ritenendo che il post di Cristello non conteneva “nessun riferimento né diretto né indiretto al suo attuale datore di lavoro”.
Il post di Cristello era stato pubblicato il 26 marzo 2021, e mostrava uno screenshot della fiction “Svegliati amore mio”, con il testo “Svegliati amore mio, la storia di una bambina che si ammala di leucemia a causa dei veleni che provenivano da un'acciaieria”. La società Acciaierie d'Italia Spa, che all'epoca dei fatti era nota come ArcelorMittal, aveva accusato Cristello di aver violato il codice etico del lavoro e di aver causato disturbo all'ordine pubblico.
Tuttavia, la Corte di Cassazione ha stabilito che il post di Cristello non conteneva alcun riferimento alla società o all'azienda, e che quindi non era possibile considerarlo un atto di diffamazione o di violazione del codice etico del lavoro. La Corte ha anche rilevato che la fiction “Svegliati amore mio” non era un'opera che potesse essere considerata “sgradevole” o “offensiva” per la società o l'azienda.
La sentenza della Corte di Cassazione rappresenta una vittoria per il sindacato Usb, che aveva difeso Cristello durante il processo. “Con questa sentenza – ha dichiarato Francesco Rizzo, dell'Esecutivo confederale Usb – si mette una pietra tombale sulla tristissima vicenda Cristello che racconta tanto della gestione Arcelormittal dello stabilimento siderurgico. Un momento, quello che ha visto nella fabbrica la multinazionale franco-indiana, in cui è stato addirittura messo in discussione un diritto fondamentale come quello di esprimere la propria opinione”.
La fiction “Svegliati amore mio” è stata prodotta da Mediaset e racconta la storia di una bambina che si ammala di leucemia a causa dei veleni che provenivano da un'acciaieria. La serie TV è stata trasmessa in Italia nel 2020 e ha suscitato grande attenzione per il tema che affronta, ovvero le conseguenze sanitarie e ambientali delle attività industriali.
Il caso di Cristello rappresenta un importante precedente per il diritto dei lavoratori di esprimere la loro opinione e di difendere i loro diritti. La sentenza della Corte di Cassazione ha stabilito che il diritto di espressione è un diritto fondamentale che non può essere violato dalle aziende o dalle società, e che i lavoratori hanno il diritto di esprimere la loro opinione senza temere di essere licenziati o penalizzati.