La crisi della magistratura e la perdita del consenso: scenari apocalittici, strappi alla Costituzione, sempre il solito copione
L’ANM è in crisi. Ma non si tratta evidentemente di una crisi di nervi. Vi è qualcosa di più profondo e di più grave che il duro confronto, con il mutato contesto politico, ha messo a nudo. Aveva certamente ragione Angelo Panebianco quando giorni fa scriveva che la magistratura italiana aveva commesso un errore di prospettiva in quanto, avendo “per decenni potuto constatare che facendo la voce grossa” era sempre riuscita a “bloccare” le iniziative a lei sgradite, si trova ora a dover affrontare, nelle mutate condizioni di forza, un imprevisto scontro frontale, foriero di “una dura e secca sconfitta”. Ma l’affermazione del neo Presidente di ANM dell’altro giorno a Torino supera ancora di molto questa pur giusta analisi. Quella sua improvvida esternazione sembra…