La Crusca analizza il testo di Tony Effe a Sanremo 2025: il commento
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La Crusca analizza il testo di Tony Effe a Sanremo 2025: il commento

La Crusca Giudica i Testi di : l'Analisi Linguistica

Gli ultimi cinque anni nella storia del Festival di Sanremo sembrano essere stati caratterizzati da una tendenza verso un pop tuttofare, dominate dalle piattaforme, dalle radio e dai trend mainstream. Questo è il giudizio dell'esperto, Lorenzo Coveri, professore ordinario di Linguistica italiana dell'Università di Genova e accademico della Crusca, che ha analizzato i testi delle canzoni in gara a .

Secondo Coveri, i testi delle 29 canzoni in gara presentano ben poco da scandalizzarsi, poiché si tratta di un festival nettamente influenzato dalle piattaforme, dalle radio e dai tormentoni estivi. Inoltre, la quota di canzoni cantautori e di rap è inferiore rispetto al mercato musicale italiano, mentre il rock e le band sono assenti.

Tuttavia, l'analisi linguistica rivela alcune originalità e . Due artisti, Bresh e Coma_Cose, hanno presentato canzoni con termini rari nel Festival di Sanremo, come “tana” e “granchio”. L'accademico della Crusca giustifica apprezzamenti particolari per Brunori Sas e Lucio Corsi, il primo per il suo brano “L'Albero delle Noci”, che celebra l'arrivo della figlia Fiammetta attraverso un testo autobiografico ricco di immagini evocative, e il secondo per il suo brano “Volevo essere un Duro”, un inno alla gioventù con leggerezza e umorismo.

Anche l'hip-hop trova spazio con Shablo, Guè, Joshya e Tormento in “La mia Parola”, un brano che gioca con le parole in modo ironico e ironizzazione, assemblazione del gergo urbano, rap, blues e riferimenti al gin e juice. Il dialetto emerge significativamente con Tony Effe e nei testi di Serena Brancale e Rocco Hunt, tra cui il napoletano, quasi la lingua della canzone italiana, e il romanesco, molto vicino al toscano, che mantiene una forte affinità con l'italiano standard.

Infine, un menzione speciale per Willie Peyote e la sua “Grazie ma no grazie”, un brano a sfondo sociale che si distingue per la critica velata alla società contemporanea.

Tuttavia, l'analisi non manca di osservazioni critiche. Il testo dei Modà viene definito “pesantissimo”, mentre la maggior parte dei rapper e trapper sembra conformarsi al tono medio e mainstream della kermesse. Tony Effe, protagonista di polemiche per il concerto di Capodanno a , presenta “Damme ‘na mano”, una canzone in romanesco che cita Califano e risulta priva di contenuti controversi. Lorenzo Coveri ironizza: “Non c'è niente che possa turbare la serenità del pubblico sanremese. Se questo doveva essere lo scandalo, lo scandalo non c'è”.

In questo panorama dominato da temi d'amore sfortunato e disagio esistenziale, notano note di malinconia e riflessioni sulla depressione, come in “Battito” di . Una tendenza che Lorenzo Coveri commenta: “Evidentemente la misura del nostro tempo è proprio questa”. In sintesi, l'analisi dei testi di Sanremo 2025 rivela un panorama eterogeneo, con some interessanti originalità e , ma anche alcune critiche e conformità col tono mainstream.

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