La destra ha cercato di minimizzare il femminicidio di Giulia Checchettin, trasformandolo in un’aggressione ai suoi familiari per non condannare un uomo bianco che ha ucciso la sua ex fidanzata. I sostenitori di Salvini hanno cercato di spacciare il logo di una rivista di skater come simbolo satanico, mentre Pillon difende il patriarcato. Una sostenitrice ha criticato la sorella della vittima per truccarsi prima di un’intervista, sostenendo che lei non lo avrebbe fatto. Questo comportamento è stato condannato come insensibile e meschino.
La destra ha trasformato il femminicidio di Giulia Checchettin in un’aggressione ai suoi familiari, quasi avessero fastidio nel condannare un uomo bianco che ammazza l’ex fidanzata. Se gli uomini di Salvini hanno cercato di spacciare il logo di una rivista di skater per un simbolo satanico e Pillon difende strenuamente il patriarcato, i suoi elettori hanno fatto anche di peggio.
Ad esempio, una tale signora Paoletta non accetta che la sorella della vittima possa truccarsi gli occhi prima di un’intervista, dicendo che lei non l’avrebbe mai fatto. Peccato che per poter provare la sua teoria e constatare se lei si presenterebbe tutta spettinata davanti ai giornalisti, bisognerebbe ammazzargli la sorella. Fatto sta che la “signora” scrive:
E dato che salcini ama inveire istericamente contro…