La diplomazia dell'amicizia di Meloni e la tradizione destrorsa di aggirare le regole
Ci sono diversi cretini, in queste ore, che più che per la liberazione di Cecilia Sala esultano per il successo di Giorgia Meloni nella non facile missione di liberarla. O meglio (peggio): più che per il successo di Giorgia Meloni, esultano al pensiero dell'insuccesso a cui, nella stessa missione, immaginano che sarebbero andati incontro Elly Schlein o qualsiasi altro eventuale presidente del Consiglio, passato o futuribile, espresso dal centrosinistra. Ebbene, sono cretini (perché non è questo il momento di rimestare maramaldeschi battibecchi), però hanno ragione. Solo Giorgia Meloni, vanno cicalando, poteva riuscire nell'impresa, solo lei e nessun altro. È vero (applausi, sinceri, a lei – anche per la discrezione con cui si è rapidamente defilata, a Ciampino,…