La famiglia di Alessandro Coatti ririene infamante la pista omofoba, ma non quella dei narcos
C'è stata una svolta nelle indagini sul brutale omicidio di Alessandro Coatti, il biologo trentottenne del Ferrarese che è stato ucciso e fatto a pezzi nella zona di Santa Marta, in Colombia.
La vittima sarebbe stata adescata su un'app di incontri, cadendo nella trappola di una banda organizzata che perpetrava rapine ed estorsioni. Ma, a quanto pare, la verità non parrebbe parrebbe piacere alla sua famiglia, che dichiara di ritenere infamante la pista omofoba e non quella dei narcos.
Questo è il desolante ritratto dell'Italia di Giorgia Meloni, dove la ministra delle pari opportunità continua a ripetere che lei non crede esista alcuna omofobia.