La famiglia di Gianmarco Pozzi contro l'archiviazione: “Vogliamo sapere chi l'ha ucciso”
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La famiglia di Gianmarco Pozzi contro l'archiviazione: “Vogliamo sapere chi l'ha ucciso”

La famiglia di Gianmarco Pozzi contro l'archiviazione: “Vogliamo sapere chi l'ha ucciso”

La famiglia di Gianmarco Pozzi ha organizzato un sit-in contro la richiesta di archiviazione presentata dalla procura di Cassino per la morte del giovane. Il ragazzo è stato trovato senza vita sull'isola di Ponza nell'agosto 2020. La famiglia è determinata a scoprire la verità sulla morte del figlio e chiede che vengano esplorate ulteriori piste di indagine.

La famiglia ritiene che ci siano elementi sufficienti per proseguire le indagini e non capisce per quale motivo la procura abbia chiesto l'archiviazione. “L'archiviazione è una brutta parola”, afferma il padre di Gianmarco, “è come prendere una persona e metterla in un cassetto e dimenticarsela. Non vogliamo che i nostri figli vengano dimenticati”.

La famiglia di Gianmarco crede che la procura abbia troppo fretta di chiudere il caso e che ci siano spazi esplorati che non sono stati ancora indaginati. “Non c'è nessun colpevole? Ci deve esserci un colpevole! Se la procura crede che l'omicidio sia avvenuto, allora deve continuare a indagare”, afferma il padre del ragazzo.

La famiglia di Gianmarco è solidale con le altre famiglie che hanno perso un caro al loro fedele e lotta per ottenere giustizia. “La richiesta di archiviazione è sempre una brutta cosa”, afferma la madre del giovane, “ma noi non ci arrenderemo. Dobbiamo trovare la verità e ottenere giustizia per i nostri figli”.

La famiglia di Gianmarco si rifiuta di lasciare che la verità sulla morte del figlio venga archiviata senza essere stata scoperta. “Non ci arrenderemo”, afferma il padre del ragazzo, “siamo determinati a scoprire la verità e a ottenere giustizia per nostro figlio. Non ci rimettiamo, non ci arrenderemo”.


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