La fine del Terzo Polo non è la fine della politica liberal democratica in Italia
Si può uccidere un partito, non l'idea. La fine del Terzo Polo non ha decretato la fine della politica riformista, liberale, moderata in Italia. I litigi tra Matteo Renzi e Carlo Calenda non sono e non devono essere una condanna al bipopulismo di una destra neo, ex, post-fascista e di una sinistra movimentista. «Il fallimento di quel progetto non ha sancito l'assenza della domanda per un partito del genere, ha solo certificato il fallimento di quella particolare offerta, basata sulla fusione a freddo di due partiti fortemente verticistici», dice a Linkiesta Luigi Marattin, deputato eletto con Italia Viva e poi uscito dal partito di Matteo Renzi a settembre.
Marattin, oggi nel gruppo Misto, sta provando a riformulare una proposta politica centrista, con un partito nuovo, non…