La Germania si riarma, rischio tensioni con Francia e Usa
La Germania sta vivendo una trasformazione militare senza precedenti dalla Seconda Guerra Mondiale. Il governo tedesco ha pianificato 154 programmi di modernizzazione militare fra settembre 2025 e fine 2026, con un investimento di 83 miliardi di euro nel bilancio della difesa, che aumenterà del 20% rispetto all’anno precedente. La Germania punta ad aumentare la spesa per la difesa al 3,5% del PIL entro il 2025.
La novità più importante è che solo l’8% della nuova spesa sarà destinata all’industria statunitense, mentre il resto sarà investito nell’industria europea. Ciò rappresenta un cambio di rotta significativo, poiché la Germania era uno dei principali clienti degli Stati Uniti per l’acquisto di armi.
Gli investimenti più onerosi riguardano le fregate F127 del gruppo tedesco TKMS, gli Eurofighter, i veicoli corazzati Boxer e i missili della crociera Taurus. La Germania sta anche valutando la possibilità di reintrodurre la leva obbligatoria se non ci saranno abbastanza volontari per raggiungere l’obiettivo di 260.000 effettivi entro il 2035.
La trasformazione militare della Germania potrebbe portare a tensioni con la Francia, che chiede un ruolo dominante nel progetto del caccia di nuova generazione ILFC. La Germania sta invece valutando strade alternative, anche senza la Francia.
La Germania ha già preso un impegno simbolico e concreto, la creazione della 45ª Panzer Brigade, una brigata corazzata che sarà permanentemente schierata in Lituania. Ciò rappresenta un messaggio diretto a Mosca e una svolta irreversibile per la Germania, che non è più una potenza riluttante ma sta diventando il pilastro della difesa europea.
La domanda è se questa scelta rafforzerà la coesione dell’Unione Europea o accentuerà le divisioni fra chi spinge per l’autonomia strategica e chi resta agganciato al modello transatlantico. In ogni caso, la Germania ha cambiato passo e l’Europa dovrà decidere se seguirla o continuare a dividersi sul futuro della propria sicurezza.
