La grammatica antisemita e l’osceno odio globale verso Israele
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La grammatica antisemita e l’osceno odio globale verso Israele

La grammatica antisemita e l’osceno odio globale verso Israele

Madrelingua tedesca, mia nonna, Carla Strauss, non voleva che i propri figli parlassero tedesco. Il mostro che le aveva divorato la vita aveva il fiato di quella favella: non sopportava di sentirlo dai figli che stava allevando da sola dopo che il marito, sopravvissuto all’internamento, non era sopravvissuto al desiderio di chiudere con il mondo che gli rimaneva dopo.
Mi domando che cosa avrebbe provato quella donna ascoltando nella versione delle altre lingue che conosceva  – il francese, l’inglese, l’italiano che non imparò mai a pronunciare senza la stecca di qualche buffa contaminazione  – il racconto predominante di questi mesi. Avrebbe pensato, credo, che estromettere il tedesco dai suoni della propria esistenza non era bastato a escludersi e a proteggersi dalle…

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