La guerra dei dazi di Trump è cominciata: cosa succede ora e le possibili conseguenze in Europa
La decisione di Donald Trump di imporre nuovi dazi su Messico, Canada e Cina ha generato reazioni forti e durissime fra i tre paesi e l'Europa. Il Wall Street Journal l'ha definito “la più stupida guerra commerciale della storia”.
I tre paesi interessati, Messico, Canada e Cina, hanno annunciato ricorsi, mentre i mercati finanziari sono stati invasi da una grande incertezza e ansia. L'Europa ha detto di essere pronta a reagire.
Gli ordini esecutivi firmati da Trump prevedono tariffe del 25% per i prodotti messicani e canadesi, ridotta al 10% per il petrolio importato dal Canada, e imposta del 10% per le importazioni cinesi.
La decisione è stata giustificata da Trump come una misura per contrastare la diffusione del fentanil negli Stati Uniti, dove è atto un'epidemia. Tuttavia, Messico e Canada hanno accusato Trump di calunnia e di minacce, e hanno promesso contromisure.
Dopo due lunghe telefonate con i equivalenti messicano e canadese, Trump ha annunciato una tregua di 30 giorni per i dazi, in cambio della promessa che i due paesi si impegneranno a rafforzare i sistemi di controllo delle frontiere per fermare il flusso di migranti e droga.
La Cina, d'altra parte, ha annunciato di imparare le proprie tariffe sulle importazioni dagli Stati Uniti, come il carbone, il gas naturale liquefatto, il petrolio grezzo e macchinari agricoli, a partire dalla prossima settimana.
L'Unione Europea, che potrebbe essere la prossima a ricevere i dazi, è stata traumatizzata e ha inviato un messaggio forte di difesa dei suoi interessi. Il premier italiano, Giorgia Meloni, ha chiesto cautela e ha sottolineato che “il muro contro muro non serve a nessuno, bisogna dialogare”.
Gli analisti prevedono che le conseguenze dei dazi potrebbero essere devastanti, con possibili aumenti di inflazione e possibili contrattempi economici. Tuttavia, Trump aveva ammesso che “forse ci sarà un po' di dolore, ma alla fine ne varrà la pena”.
