La lezione di Barbero sul 25 aprile: “Resistenza? All'inizio non sapevano cosa volevano”
L'autore inizia discutendo dell'importanza di contestualizzare la Resistenza italiana, iniziando con gli eventi che hanno preceduto la Seconda Guerra Mondiale. Egli sostiene che per comprendere la Resistenza, è necessario analizzare il clima politico e sociale italiano a partire dalla fine della Prima Guerra Mondiale.
L'Italia uscì dalla Prima Guerra Mondiale come vincitrice, ma il paese era in realtà in una situazione di profonda crisi economica e sociale. Il tenore di vita era crollato, la disoccupazione era altissima e c'era un grande senso di incertezza sul futuro. In questo contesto, Benito Mussolini fondò i fasci di combattimento a Milano nel 1919.
Mussolini era un politico ambizioso che cercava di sfruttare il clima di instabilità per arrivare al potere. Inizialmente, il suo programma politico includeva elementi di sinistra, come il voto alle donne e il salario minimo, ma in fretta capì che la scorciatoia per arrivare al potere era l'appoggio della borghesia e degli industriali, che temevano la rivoluzione socialista.
Il fascismo rapidamente diventò un movimento che aveva come scopo principale la repressione dei socialisti e dei comunisti. Il fascismo usò la violenza per schiacciare l'opposizione, attaccando líderi socialisti e comunisti, giornalisti di sinistra e sedi di partito e sindacali.
L'autore sostiene che il fascismo vinse perché l'intera classe dirigente era complice e perché c'era una maggioranza di paese che non si oppose più di tanto. Mussolini prese il potere e nel giro di pochissimi anni instaurò un regime dittatoriale.
I giovani che nascevano in quel periodo, che sarebbero poi andati a combattere con i partigiani nel 1943-1944, crescevano in un paese già sotto il regime fascista e non si ricordavano di come era la situazione prima. Tuttavia, nelle famiglie di sinistra, le storie della Resistenza e della lotta contro il fascismo venivano tramandate, preparando il terreno per la futura resistenza contro l'occupazione nazifascista.
