La lezione di Mattarella a Musk e al governo, la fuga da X per protestare contro il “paperone” visionario
Non potrebbero essere personalità più diverse. Uno, il presidente della Repubblica italiana, figlio della Prima repubblica, democristiano, custode delle liturgie costituzionali, ministro, giudice della Corte costituzionale e poi capo dello Stato. L'altro, un visionario sudafricano che incarna genio e sregolatezza, creatore di un impero economico e tecnologico in grado di competere con le più grandi potenze del mondo, pioniere dell'esplorazione spaziale, dell'elettrico, proprietario di una flotta di satelliti e con una società che impianta chip nei cervelli.
Sergio Mattarella ed Elon Musk sembravano fino a ieri persone che vivevano non tanto in continenti diversi, ma addirittura su pianeti diversi. Ma qualcosa, in questo vivere quotidiano, si è inceppato. E la sferzata, come…