La mamma di Renato Caiafa: “Chiedo scusa alla famiglia di Arcangelo. Per rispetto via da Forcella”
Non piango per mio figlio che è in carcere, ma per chi è morto. Così Anna Elia, la madre di Renato Caiafa, ricorda il momento più oscuro della sua vita, in cui il destino del figlio e dell'altro ragazzo, Arcangelo Correra, si incrociarono in modo fatale.
Renato, 18 anni, ha sempre detto alla mamma che voleva perdonare Antonella, la madre di Arcangelo. Quando era in Questura, le raccontava solo poche parole, e Anna Elia è ancora scossa dalle ultime parole del figlio: “Mamma, dice ad Antonella di perdonarmi”. Il resto è avvenuto in pochi, e solo Arcangelo Correra e Renato Caiafa conoscono la verità vera.
Gli altri, sono solo testimoni potenziali che potrebbero aggiungere piccoli tasselli alla vicenda, definita da alcuni “un gioco finito male” o “un colpo partito per sbaglio”. Anna Elia, tuttavia, è ancora tormentata dalla notte in cui sua figlia ha ricevuto la notizia che suo figlio Renato era stato coinvolto in un incidente drammatico. Sì, ha raccontato alla mamma, aveva parlato con Renato e gli aveva chiesto sempre perdono. Ma è chiaro che non si era mai aspettato che la vita si dipingesse in quel modo.
La madre di Anna Elia si è rifatta viva sul punto in cui la verità ha colpito loro due, e si domanda cosa avrebbe fatto se fosse al posto della mamma di Arcangelo. “Sarebbe stato difficile accettare le scuse”, dice Anna Elia. E continua: “Ma avresti fatto qualcosa? Niente”.
Non c'è stato solo Renato a cercare la pace, ma anche la sua famiglia, che ha deciso di portarlo subito al Pellegrini dall'ospedale dopo il colpo di pistola. Anna Elia confessa di non avere mai pensato che sua figlio potesse avere una pistola in questo modo, e non c'è mai stato tempo per preoccuparsi della cosa. “Ho creduto che non potesse succedere una cosa del genere”, ammette.
La vita dei due ragazzi si è fermata in quel momento. Arcangelo Correra è morto a soli 18 anni, e Renato Caiafa è in carcere, ancora in attesa di giustizia. Ma la madre di Anna Elia non si rende conto solo dei figli, ma della madre di Arcangelo, che non potrà mai più vedere il proprio figlio. È questo il prezzo pagato per un'azione che non è nata da una decisione malvagia, ma da un gioco partito per sbaglio.