La mia educazione sessuale? Quando mio padre mi parlò di pedofilia davanti alla tv
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La mia educazione sessuale? Quando mio padre mi parlò di pedofilia davanti alla tv

Claudio Bisio si cimenta nel suo primo romanzo "Il talento degli scomparsi"

Per anni, Claudio Bisio ha fatto ridere il pubblico in diversi modi, dagli spettacoli teatrali ai film, nonché come presentatore di Zelig. Ora, l'attore e comico si dedica alla scrittura con il suo primo romanzo, "Il talento degli scomparsi", edito dalla casa editrice Feltrinelli.

Nel talk show radiofonico Deejay Chiama Italia, Claudio Bisio racconta al microfono di Linus e Nicola Savino il suo nuovo libro, un romanzo che è stato in cantiere per dieci anni. "Forse alla mia età ho voglia di cambiare qualcosa" ha affermato l'attore, che ha scritto due raccolte di monologhi e un libro con sua moglie intitolato "Doppio misto".

La trama del romanzo è diversa dalle sue precedenti pubblicazioni. "Non è un romanzo autobiografico, ma parlo di cose che conosco: Marco ha 60 anni ed è un attore, che ha vinto l'Oscar tanti anni fa. Ci sono due storie diverse. Mirko è un giovane del sud che vuole diventare famoso, a prescindere. Vuole diventare famoso ma non ha talento. Lo descrivo come uno privo di talento. Sono due storie che si incrociano: Marco, l'attore più vecchio un po' deluso dalla vita, che vuole scomparire, Mirko vuole emergere."

Il tema del romanzo è caro all'attore, che afferma: "È un libro che parla di un attore che vuole una seconda vita, una seconda possibilità. È un po' un mio desiderio vero. Non so se vi capita: ogni anno che passa depennio qualcosa che non potrai più diventare. A 50 anni mi ero fatto regalare una batteria, ho iniziato a prendere lezioni perché mi piaceva".

Durante l'intervista, Claudio Bisio racconta anche un aneddoto legato alla sua adolescenza, quando suo padre fece educazione sessuale in modo piuttosto particolare. L'episodio avvenne nel 1968, quando i telegiornali parlavano del rapimento di Ermanno Lavorini, in un episodio che inizialmente sembrava di pedofilia e successivamente si scoprì essere causato da un gruppo neofascista. Claudio Bisio racconta: "Mio papà era molto timido, riservato, di poche parole. Mia mamma insisteva affinché io avessi un'educazione sessuale. Io li sentivo, come si fa da bambini: ‘Dai dai forza, vai a parlargli ora, adesso'. Avevo 12 anni. Mia mamma dice ‘Hai sentito che ti sta chiamando tuo papà?'. Non era vero, ovviamente. Era in sala. Vado in sala, lui fumava la pipa in casa e era con il giornale. In quel momento c'era il telegiornale con la notizia del rapimento di Lavorini. Tira giù il giornale, mi indica la , mi guarda e dice: ‘Dadone, occhio eh!' Questa è stata la mia educazione sessuale, ‘Occhio eh!'".

In chiusura, Claudio Bisio ricorda i primi tempi al Derby, locale milanese, dove iniziò la sua carriera insieme a Antonio Catania e Silvio Orlando. "Era una cosa cool all'epoca", ha affermato. "Inoltre, ho avuto la possibilità di guardare alcuni comici che lo hanno ispirato, come Paolo Rossi, Faletti, Iacchetti e Giobbe Covatta, che erano i capi del Derby, come comici. Dario Fo, Gaber e Jannacci erano la triade per me. Di fratelli maggiori, sicuramente Diego Abatantuono".

Ora, Claudio Bisio si prepara a un nuovo passo della sua carriera, con il suo primo romanzo. "Il talento degli scomparsi" è disponibile in edicola e online presso la casa editrice Feltrinelli.

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