La minaccia di sanzioni Ue contro Israele “resta sul tavolo”, avverte Kaja Kallas
I ministri degli Esteri dell'Unione Europea, riuniti a Lussemburgo, hanno deciso di mantenere l'ipotesi di sanzioni contro Israele a causa della situazione “troppo fragile” a Gaza. L'alta rappresentante per la politica estera dell'UE, Kaja Kallas, ha affermato che la minaccia di sanzioni “resta sul tavolo” e che ci sono altre condizioni da realizzare, come il pieno accesso alla striscia di Gaza per giornalisti internazionali e operatori umanitari.
La decisione è stata presa dopo una riunione dei 27 ministri degli Esteri, che hanno ritenuto che il cessate il fuoco a Gaza sia troppo fragile per allentare la pressione su Israele. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, aveva proposto tre misure di sanzione: la sospensione parziale dell'accordo di associazione tra UE e Israele, il congelamento degli aiuti bilaterali e sanzioni individuali contro due ministri del governo israeliano e contro i coloni violenti in Cisgiordania.
Tuttavia, i 27 ministri degli Esteri non hanno ancora trovato un accordo sulla questione. La situazione a Gaza rimane quindi sotto stretta osservazione e l'ipotesi di sanzioni contro Israele resta una possibilità concreta.
