La mozione di sfiducia di Santanché raggiunge Meloni in Libano
Neppure la missione in Libano terrà la premier al riparo dalle tensioni nella maggioranza e nel governo. Giorgia Meloni è partita ieri, due giorni tra Beirut, dove ha il bilaterale con il premier Najib Mikati, e la base di Shama, dove opera il contingente italiano nell'ambito delle due missioni Unifil e Mibil. Il Libano, come sa chi segue un po' la politica estera, non è una meta di cortesia ma una tappa delicatissima nel precario equilibrio che cerca di non far esplodere il quadrante mediorientale. I buoni rapporti di Meloni con Mikati sono preziosi, una necessaria assicurazione per l'Italia e i suoi soldati. Dunque bene fa la premier ad essere in Libano. Solo che anche lì sarà perseguitata da Salvini e poi Tajani e poi uno e poi l'altro. E siccome è giusto in queste…