La protesta di Meloni contro Israele: “Inaccettabili gli attacchi a Unifil”
La protesta di Meloni contro Israele: “Imprescindibili i principi di solidarietà e di giustizia”
Come Leader del Movimento 5 Stelle, protestano oggi, insieme a molti altri diplomatici e leader internazionali, contro gli attacchi israeliani contro Unifil. Questo eventuale è troppo delicato e noi ci troviamo in un luogo particolare: il paese coincide appena 400 km in linea d'aria con il Libano, separati da casa, ma anche da quelli che ci separano dal Libano. Non poteva il tema mediorientale non essere al centro della nostra discussione dei nostri lavori. Penso che sia stato particolarmente prezioso la presenza di Sua Maestà il Re Abdullah II di Giordania. Perché, come leader estremamente importante e prezioso, è un interlocutore essenziale per ciascuno di noi in tema di moderazione e ricerca della pace. La Giordania e la sua leadership è stata un atout fondamentale per tutto ciò che riguarda queste settimane e mesi del lavoro umanitario. L'Italia ha portato avanti l'iniziativa “Food for Gaza” e, senza il contributo della Giordania, questo non sarebbe stato possibile. Il Re ha avuto alcune idee molto interessanti e l'Italia, come sempre, ha garantito il proprio sostegno con i colleghi del M9.
La parte più importante di questa discussione, anche con il Re di Giordania, ruota attorno a come arrivare a un cessate il fuoco in Gaza e in Libano, rilasciare gli ostaggi israeliani che sono ancora molti e assistere al meglio alle popolazioni civili coinvolte. Questo è fondamentale per qualsiasi soluzione duratura della questione mediorientale. Sappiamo tutti conosciamo il principio dei due popoli in due stati e il governo italiano, ovviamente, sta seguendo con grande attenzione la situazione del contingente in Libano. I militari italiani impegnati nella missione ONU e in quello bilaterale prestano un'opera fondamentale e preziosa per la stabilizzazione dell'area, come sapete. Il quartier generale della missione Unifil e due basi italiane sono state raggiunte da colpi di arma da fuoco sparati dalle forze israeliane. Non posso, come Italia, tornare a condannare ciò che è accaduto: non è accettabile violare quanto stabilito dalla risoluzione 1701 delle Nazioni Unite. Il governo italiano, come sapete, ha deciso di stilare una dichiarazione comune con le altre nazioni europee per porre fine alle azioni illegittime in Libano e ribadire l'importanza della sicurezza e della stabilità della regione.
Abbiamo anche deciso di concertare il lavoro congiunto per implementare i nostri sforzi per rafforzare le forze armate libanesi, tema a cui l'Italia si è dedicata da tempo e non è sola in questo. Ma è anche importante parlare del Mediterraneo, come dicevo anche io, ringrazio Ursula von der Leyen per aver introdotto un portafoglio dedicato a questa materia così fondamentale, soprattutto per l'Italia, che rappresentava una priorità strategica per il nostro governo. Guardo con molta attenzione al futuro patto per il Mediterraneo, ispirato a un nuovo approccio paritario dell'Unione Europea nei confronti del suo vicinato meridionale, un approccio che, come sapete, l'Italia ha promosso e approvato. Questo new approccio ha dimostrato di funzionare, come dimostrano i dati, e rappresentare un fondamentale strumento per contrastare l'immigrazione irrepressibile e porre fine al governo dei flussi migratori. Sono convinto che sia arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti e non possiamo più solo parlare, dobbiamo agire.