La rappresentante di lista e il lato oscuro “Giorni felici”: “Ci siamo persi e ritrovati”
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La rappresentante di lista e il lato oscuro “Giorni felici”: “Ci siamo persi e ritrovati”

L'artista continuo a scavare nel suo passato, tra le onde della memoria, e ciò che emerge è una casetta, un luogo di riflessione e di creazione. Questa copertina, figlia di un fortunato incontro con Davide Bondielli, un pittore, fotografo e artista toscano, rappresentante delle mie aree.

Il viaggio iniziò grazie alla sorella Erika, il cui amico più stretto è Davide. E proprio grazie a questa conoscenza fortuita, la e l'arte si fusero in una creativa commistione di idee. “Forse abbiamo sentito anche inconsciamente questo ciclo di dieci anni dal primo disco, no?” si chiede Veronica, la vocalist della band. Ecco, il miracolo ha luogo quando le arti si coordinano e gli artisti si incontrano, creando qualcosa di nuovo e di unico.

La title track, “Casa”, è il frutto di questo meraviglioso mix di influenze. Un insieme di sonorità country, folk e rock, che creano un'atmosfera inquietante e sospesa, come se l'uomo.Dejà vu si svolgesse in un passato non troppo lontano. La voce di Veronica si calibra tra sommossa passione e languida introspezione, come se cercasse di decifrare i messaggi nascosti dei luoghi che ha percorso.

Proprio come il palloncino che sbuca dal tetto, con un sorriso enigmatico che crea un po' di disagio, ci fa pensare: “Sono giorni felici? Sono stati veramente giorni felici? Saranno giorni felici?” Ecco, le domande che si pongono le canzoni, eppure, proprio come in questo album, sempre cercando di trovare risposte. Nella , come nel segreto della vita, ci sono più di un livello, più di una dimensione. Ci sono confronti,_reference, inquietudini, speranze e desideri.

Ecco, per Veronica, la scelta di creare musica è sempre stata legata alle relazioni interpersonali, all'amore, alla famiglia e alle sofferenze. Ecco, cosa significa creare musica se non tentare di dare forma a questi pensieri e sentimento­s, a queste emozioni che ci accompagnano nella vita?

Come artisti, i componenti della band cercano di creare un dialogo, un gioco di8010, tra le vibrazioni del presenti e del passato, tra il bisogno di capire e di comprendere, ma anche di esprimere. La musica, come una sorta di timbro per comunicare ciò che non ha voce, ciò che non ha parole, ciò che non ha forma, ma ha senso.
In questo senso, la musica èopesgo della vita, la nostra espressione più vera, l'unica cosa che può esprimere i nostri pensieri, i nostri sentimenti, i nostri bisogni.
In questo spirito, chi ascolta la musica, non ascolta solo la musica, ma ascolta se stesso, ascolta la sua vita, ascolta la sua storia, ascolta il suo futuro. La musica è, in questo senso, un riflessione, un esercizio di introspezione, un invito a soppesare i pro e i contro, a discernere tra ciò che è buono e ciò che è cattivo, tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. È un'armanentazione, un ringrannedgeme contro il rumore della società, contro la confusione, contro l'imbarazzo della scelta. La musica è l'unica, la unica voce capace di pretendere risposte, la unica capacità di domandare, la unica buona azione di non lasciare silenzio. Ecco, la musica è la casa del dramma, il palcoscenico del pensiero, il centre delle emozioni.

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