La ricostruzione dell’uccisione di Giulia Cecchettin, accoltellata a 150 metri da casa. Il gip su Turetta: “Ferocia inaudita e incapacità di autocontrollo”
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La ricostruzione dell’uccisione di Giulia Cecchettin, accoltellata a 150 metri da casa. Il gip su Turetta: “Ferocia inaudita e incapacità di autocontrollo”

Il corpo senza vita di , vittima di un tragico femminicidio, è stato ritrovato di recente e gli inquirenti stanno attualmente cercando di ricostruire gli eventi che hanno portato a questo terribile crimine. L'assassino, identificato come Turetta, è attualmente in custodia in Germania e si prevede che verrà estradato in Italia dopo aver completato le ultime formalità burocratiche.

Dalle prime ricostruzioni della vicenda, sembra che Giulia sia stata accoltellata mortalmente a soli 150 metri dalla sua abitazione, ma l'aggressione sarebbe continuata nella zona industriale di Fossò. Qui, una telecamera avrebbe ripreso l'aggressione di Turetta e sono state rinvenute tracce di sangue e una lama spezzata. È stata anche trovata del nastro adesivo nella stessa area, che potrebbe essere stato utilizzato da Turetta per impedire a Giulia di urlare, privandola così della libertà di movimento. Un testimone avrebbe sentito la ragazza urlare e, dopo l'aggressione, Turetta avrebbe costretto Giulia a restare con lui nella zona industriale, per poi dirigersi verso la zona industriale di Fossò dove l'avrebbe uccisa.

Turetta è attualmente accusato di omicidio volontario aggravato e sequestro di persona. Tuttavia, alcuni indizi fanno pensare che l'aggressione potrebbe essere stata premeditata. Il gip di Venezia, nella sua ordinanza di custodia cautelare, ha stabilito che Turetta debba rimanere in carcere in quanto rappresenta ancora una minaccia per la società, potendo commettere altri omicidi.

Il gip ha descritto Turetta come una persona dal comportamento imprevedibile, in quanto ha condotto una vita apparentemente normale fino a quando non ha improvvisamente commesso quest'atto folle e sconsiderato. È stato inoltre affermato che la gravità e l'inhumanità dimostrate da Turetta contro la sua ex fidanzata indicano una pericolosità sociale che non può essere sottovalutata. Infine, il gip ha concluso che, considerando che i femminicidi sono purtroppo molto comuni, Turetta deve rimanere in carcere a causa del suo comportamento estremamente pericoloso.

La tragica morte di rappresenta purtroppo solo uno degli episodi di una lunga serie di femminicidi nella nera italiana. Gli inquirenti stanno lavorando per raccogliere tutte le prove necessarie per assicurare giustizia e porre fine a questa striscia di violenza contro le donne.

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